Il processo di fusione in conchiglia

Questa particolare tipologia di fusione, volta alla produzione industriale, prende il suo nome dalla forma permanente utilizzata: la conchiglia, appunto. Le conchiglie sono solitamente realizzate in ghisa o particolari leghe di acciaio volte ad alzare la temperatura di fusione.

Il vantaggio principale della fusione in conchiglia è la possibilità di ottenere pezzi estremamente definiti. Fonderia Morini riesce a lavorare infatti con getti di piccole e medie dimensioni, da 0 a 15 kg. In secondo luogo, grazie alla particolare struttura della conchiglia che presenta piccoli canali di sfiato, si riesce a eliminare il gas intrappolato nei getti lavorando ad alta temperatura, riducendo così la porosità.

Il processo produttivo della fusione in conchiglia di Fonderia Morini è conforme allo standard UNI EN ISO 9001:2000, che viene applicato in tutte le fasi operative, dal controllo merci in entrata fino alle manutenzioni periodiche e straordinarie delle attrezzature, per garantire la massima qualità in ogni momento della produzione.

Il reparto di fusione in conchiglia di Fonderia Morini

Il fabbricato di Fonderia Morini dedicato alla fusione in conchiglia sorge su un'area di 7.000 metri quadrati, di cui 1.800 coperti, e segue una struttura modulare.

Attualmente vanta una dotazione di 9 forni a combustione mista, di cui 2 fusori e 7 forni di attesa con relativi impianti di degasaggio, e 8 postazioni di colata equipaggiate con macchine conchigliatrici meccanizzate, automatiche o semi automatiche. Tutto il necessario, quindi, per offrire una produzione a ciclo continuo.

Grazie ad attrezzature all’avanguardia, tra cui una macchina controllo RX e uno spettrometro, il rigore e l’attenzione al dettaglio rimangono una priorità anche durante controllo e collaudo finali dei getti.

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